Vedere l’invisibile: trasformare la sicurezza migliorando la sensibilità ai pericoli di quasi incidenti

Negli ultimi anni, le aziende che operano in settori ad alto rischio hanno compiuto significativi progressi nella gestione della sicurezza. Tuttavia, spesso i pericoli restano invisibili fino a quando non si verifica un incidente. Grazie alle nuove tecnologie digitali, oggi abbiamo la possibilità di aiutare i dipendenti a identificare i potenziali rischi nell’ambiente di lavoro, prima che si trasformino in emergenze. Questo ci permette di sviluppare programmi interattivi che non solo migliorano le prestazioni in materia di sicurezza, ma rafforzano anche la nostra cultura aziendale.

Prendiamo, ad esempio, un pericolo come l’ingresso in uno spazio confinato: un passo d’uomo o la cassaforma di un serbatoio. I rischi di tale attività sono facilmente riconoscibili e gestibili, anche perché noti in TSG. Ma pensiamo invece a movimentare pannelli fotovoltaici su una copertura molto inclinata. Cosa potrebbe succedere se un pannello cadesse a terra? Si tratta di un pericolo potenzialmente letale, ma a volte meno evidente. Se i nostri collaboratori non riescono a riconoscerlo o a segnalarlo, corriamo rischi molto maggiori.

Non è raro che i nostri tecnici svolgano attività in cui, oltre ai rischi specifici connessi con il loro lavoro, si presentino rischi esterni come il semplice flusso veicolare. Le automobili su un piazzale rappresentano un pericolo potenzialmente molto elevato, che non dobbiamo mai sottovalutare.

Questo dimostra quanto sia cruciale aumentare la nostra capacità e sensibilità di individuare situazioni pericolose in ogni momento e diffonderle ai propri colleghi. La buona notizia è che, grazie ai nuovi strumenti digitali, stiamo facendo grandi passi avanti in questa direzione.

Migliorare il giudizio e promuovere una cultura di conformità e miglioramento continuo

La sicurezza è fondamentale per il nostro business. Per eccellere in questo ambito, lavoriamo su due fronti principali: la promozione della consapevolezza del rischio e la costruzione di una cultura della sicurezza.

1. Identificazione tempestiva dei pericoli
Innanzitutto, è essenziale identificare i pericoli quando sono ancora gestibili, prima che si trasformino in incidenti gravi. Per questo, organizziamo regolarmente corsi di formazione che aggiornano i dipendenti sulle più recenti tecniche di rilevamento e gestione dei quasi incidenti, utilizzando casi di studio pertinenti all’ambiente di lavoro dove i lavoratori possono esercitarsi nel riconoscere e rispondere ai pericoli in tempo reale.

Ogni anno organizziamo il TSG Safety Day in tutte le sedi, dove vengono simulate situazioni di cantiere e analizzati potenziali rischi, con simulazioni di interventi di emergenza condotte da esperti esterni. Per esempio a settembre, alcuni nostri tecnici hanno partecipato all’evento formativo nazionale IN-SAFETY sugli spazi confinati a Torre De’ Roveri, caratterizzato da simulazioni “recitate” da esperti del settore. Questo approccio si è dimostrato efficace nello sviluppare una maggiore consapevolezza dei pericoli e nel creare nuove routine per trasformare la sicurezza in tutta l’azienda.

Durante l’ultima riunione organizzata da HSEQ Group Director, insieme a 28 colleghi internazionali, abbiamo affrontato temi chiave legati alla sicurezza. Insieme, abbiamo co-progettato un percorso di leadership nell’ambito HSE, con l’obiettivo di costruire un futuro più sicuro per il Gruppo. E questo ci aiuta a pensare alla sicurezza come un valore condiviso e quotidiano, nutrendo la volontà di cercare potenziali rischi e le opportunità di miglioramento, indipendentemente da quanto sicura possa sembrare la situazione in superficie e dai miglioramenti già raggiunti dall’azienda.

2. Cultura della sicurezza psicologica
Stiamo costruendo una cultura di sicurezza psicologica basata sul principio del “not guilty” o non colpevole. Tradizionalmente, quando si verifica un incidente sul lavoro, la prima reazione è spesso quella di cercare un colpevole. Tuttavia, il biasimo non porta a un vero miglioramento, ma solo crea un ambiente di paura che impedisce ai lavoratori di condividere informazioni cruciali su cosa è andato storto e come si potrebbe migliorare.

In TSG adottiamo un approccio “non colpevole”, che vede gli errori non come fallimenti individuali, ma come opportunità di apprendimento.

Alla fine, la chiave è non chiedere “chi ha sbagliato?”, ma piuttosto “cosa è andato storto nell’organizzazione e come possiamo fare perché non succeda un’altra volta?” Questo ci consente di creare un ambiente in cui i lavoratori si sentono sicuri nel condividere le loro esperienze, contribuendo così al miglioramento continuo.

Nuovo sistema di segnalazione dei rischi e dei quasi incidenti
È cruciale che i dipendenti siano incoraggiati a segnalare i pericoli e le opportunità di miglioramento, e che siano supportati nel farlo.

Per facilitare questo processo, abbiamo introdotto un sistema di segnalazione semplice e intuitivo attraverso l’app TSG Solutions o il sito di EcoOnline.

Grazie alla pagina dedicata agli HSE-Mancati incidenti, ogni collaboratore può segnalare in modo anonimo condizioni di rischio o quasi incidenti in pochi istanti. Ogni segnalazione viene esaminata e documentata rapidamente, permettendoci di prendere decisioni immediate su come procedere, eventualmente sospendendo le operazioni o adottando ulteriori precauzioni.

Questo sistema non solo facilita la segnalazione dei pericoli, ma ci consente anche di monitorare la risoluzione delle problematiche e di comprendere meglio quali rischi non vengono percepiti. In questo modo, possiamo ampliare e approfondire la percezione dei dipendenti e sviluppare strategie preventive basate su dati concreti. Questo ciclo continuo di miglioramento ci avvicina sempre più a un modello di leadership della sicurezza solida e proattiva.

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